Ci aveva lasciato più di dieci anni fa con Titanic, tra 11 Oscar e record di incassi. James Cameron ritorna al cinema con Avatar, un film di fantascienza ambientato interamente sul pianeta Pandora.
L’aspetto tecnologico del film è la prima cosa che colpisce lo spettatore. E’ impossibile distinguere elementi animati con la computer grafica da quelli reali. Gli attori in carne ed ossa interagiscono con ogni elemento del film in modo naturale e assolutamente credibile. Gli elementi tecnologici inseriti non si contano, computer olografici e super-sottili, veicoli militari futuristici, esoscheletri e attrezzature di ogni genere. Aspetto di rilevante interesse, non solo tecnicamente ma anche sotto il profilo artistico, è la realizzazione del pianeta Pandora. Cameron ha inventato un mondo, un bestiario composto da animali fantastici più o meno aggressivi per l’uomo, un insieme di alberi, fiori e piante di ogni dimensione e colore (alcune addirittura fluorescenti durante le ore notturne) e montagne che fluttuano in cielo.
Tutti questi elementi contribuiscono caratterizzare il pianeta e a creare una totale immersione da parte dello spettatore in un universo fantastico e allo stesso tempo dettagliatissimo.
Cameron inventa anche i Navi, gli abitanti di Pandora ed il film infatti svilupperà il rapporto tra esseri umani, venuti sul pianeta per scopi commerciali, e il popolo alieno.
Gli avatar, che danno il titolo al film, sono appunto dei Navi comandati a distanza dagli esseri umani attraverso una tecnologia futuristica che permette al protagonista di integrarsi con il popolo indigeno.
Come dicevo, tutte queste caratteristiche tecniche colpiscono immediatamente lo spettatore, ma se ci si ferma a riflettere più attentamente si coglieranno diversi aspetti del film più profondi e di contenuto. Venendo quindi agli eventi narrati Cameron decide di affrontare moltissimi temi. La trama ha una struttura di tipo favolistico e sono stati espressi diversi dubbi riguardo ad una sceneggiatura senza novità e che sa di già visto (sono stati associati una miride di film e tematiche che ricordano quelle di Avatar tra cui: Balla coi lupi, la storia di Pocahontas, L’ultimo samurai, il conflitto tra indiani e cowboy, Matrix, L’albero della vita, anche videogiochi tra cui Halo, World of warcraft, ecc…).
Avatar però affronta un numero davvero elevato di tematiche e lo fa in modo credibile e con una trama non così semplice e lineare. In quale altro film si tratta dell’importanza dell’ambiente in cui si vive con un messaggio ambientalista molto forte, c’è una storia d’amore vissuta con passione ma fatta anche di incomprensioni, si definiscono le caratteristiche di una religione che mette in primo piano il rapporto con la natura, è rappresentata tutta la crudeltà della guerra, si cerca di definire il futuro e tutte le tecnologie che cambieranno il nostro modo di vivere?
Non mancano certo le critiche soprattutto agli antagonisti che seguono un po’ troppo i clichè del cinema americano, ma il cinema di Cameron è sempre stato così. I cattivi sono cattivi senza troppe sfumature o profondità dei personaggi, ricordiamo quelli di Titanic e Terminator.
Cameron infine sfruttando la nuova frontiera del cinema tridimensionale porta lo spettatore all’interno della pellicola ed è una festa per gli occhi e perchè no anche per la mente dello spettatore perchè alla fine (come forse si è portati troppo facilmente a pensare) non sarà la forza del progresso tecnologico a salvare il mondo…
Il ritorno di Cameron non poteva essere più felice, altri record di incassi e premi (ha già vinto il Golden Globe per il moglior film e quello per la miglior regia), e se Cameron non ha rivoluzionato la storia del cinema almeno per quanto riguarda l’aspetto produttivo ha sicuramente lasciato il segno e definito nuovi standard. Basti pensare all’ e-motion capture (per catturare oltre che i movimenti degli attori anche le espressioni facciali da applicare ai modelli tridimensionali), alla macchina da presa prodotta da Sony ma ideata da Cameron che nativamente filma in 3D (con doppi obiettivi per simulare la visone umana) e che in tempo reale riesce a valutare la resa finale della scena, incluso gli elementi digitali modellati al computer (tutte valutazioni che prima potevano essere fatte solamente in post-produzione)… come dire: date a Cameron la tecnologia e lui vi solleverà il mondo!