A quattro mesi dal fenomeno Avatar, executives e creativi di Hollywood non parlano altro che di 3D. Sì, perché bisogna considerare, in tema, la replica del successo con Alice nel Paese delle Meraviglie, Dragon Trainer e anche Scontro tra Titani, nonostante una maldestra conversione dal 2D al 3D. Considerato che il biglietto di un film in 3D produce un 50% in più di quello di un film «normale», sembrava che ormai Hollywood avesse accettato di procedere su due strade parallele: porte aperte al 3D per i film concepiti solo per acchiappare denaro, ma lasciare le tecniche di ripresa tradizionali ai film «seri», quelli diretti da autori rispettati. Ma proprio quando il dibattito sembrava chiuso, anche questa certezza è caduta. Tra i registi colpiti dalla febbre per il 3D, adesso si è aggiunto addirittura Martin Scorsese, il quale ha annunciato che girerà appunto con questa tecnica il suo prossimo film, The Invention of Hugo Cabret.

(fonte: LORENZO SORIA di lastampa.it)

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