Interessante sorpresa, mercoledì sera alla sala Ratti di Legnano. Il film “L’estate in Campagna” di Radek Wegrzyn, in concorso per la sezione “Made in Italy” del Busto Arsizio Film Festival, ha ricevuto una standing ovation da parte del numeroso pubblico presente in sala. Il regista è stato accolto al termine della proiezione con un applauso lungocinque minuti: “L’ho cronometrato – assicura Celeste Colombo, uno dei direttori esecutivi nell’organizzazione della rappresentazione – difficilmente un film viene accolto con questo entusiasmo”.
“L’estate in campagna”, proiettato in assoluta anteprima al Ratti di Legnano, è una co-produzione italo-polacca-finlandese, la prima testimonianza dell’aperura del Busto Arsizio Film festival all’Europa. In sala, insieme al regista, c’era anche lo sceneggiatore italiano, Roberto Gagnor, docente dell’Istituto Cinematografico Antonioni di Busto Arsizio: “Insieme a me in questo film ci sono altri 8 autori di differenti nazionalità – ha spiegato – queste co-produzioni europee sono il futuro del Cinema”. Grazie alla sinergia tra Stati è infatti possibile produrre film di grande qualità con budget contenuti. In questo caso è stato investito un milione di euro, un budget medio basso se comparato con le produzioni italiane”.
La pellicola, che ricorda il cinema di Emir Kusturica, è ambientata in un piccolo paese di campagna della Romania dove regista e sceneggiatore hanno davvero lavorato la terra per costruire meglio i personaggi: “Abbiamo fatto ricerca”, hanno spiegato. In questa comunità, Bodgan, pianista polacco, abbandona il suo talento e inizia a trascorrere una vita monotona dopo la morte della moglie Izabella, che amava sin da bambino. La sua esistenza riprende però quando acquista una nuova mucca, che lui ritiene essere la reincarnazione della moglie. Un escamotage cinematografico per riflettere in modo ironico e divertente sul tema della morte e del dolore con un finale di speranza. “Per trovare la mucca giusta – ha ironizzato il regista – abbiamo girato tre Stati. Quella scelta è rimasta in cinta e ha condizionato il set come una diva di hollywood”. Il film è uscito in Polonia, in Germania e adesso attende di trovare un distributore per uscire nelle sale in Italia.
Nel corso della serata sono stati fatti molti apprezzamenti per la sala Ratti, uno dei cinema con più storia del territorio: “Ogni regista che viene in questo cinema ne resta incantato – ha spiegato Andrea Castellanza, dell’Icma – a loro ricorda quello di Nuovo Cinema Paradiso. Avere proiettato qui la pellicola in anteprima è per loro un onore”. Con l’avvento del digitale – nel 2014 la pellicola andrà in pensione – molti piccoli cinema saranno in difficoltà per i costi elevati della strumentazione. Il Ratti ha vinto un bando regionale per sostenere la spesa.
– Tratto da Legnano News – 18/04/2013