“Il film riscrive la storia attraverso l’empatia e lancia oltre lo schermo la sfida di una nuova umanità”

Indonesia, 2012: il regista Joshua Oppenheimer, statunitense trapiantato in Danimarca, ha appena finito di girare in loco The Act of Killing. Un film nel film, che racconta come i paramilitari della Gioventù di Pancasila, tuttora al potere e responsabili del massacro di un milione di militanti comunisti, avvenuto nel 1965-’66 sotto il generale Suharto, si prestino spavaldamente a ricordare e riattualizzare le loro “gesta” efferate per realizzare un lungometraggio di finzione. Durante la preproduzione, iniziata nel 2003, l’uccisione particolarmente violenta di Ramli Rukun da parte del Komando Aksi, attivo nella provincia di Aceh, ricorre spesso nelle testimonianze raccolte dal regista. È grazie al quel girato che il fratello di Ramli, Adi, di professione ottico e nato due anni dopo la sua morte, apprende i dettagli di quell’omicidio. Con un inconsueto, spiazzante cambio di registro, Adi diventa il candidato naturale a protagonista di The Look Of Silence: un sequel molto sui generis la cui troupe è rimasta anonima per motivi di sicurezza.

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Un film di Joshua Oppenheimer. Con Adi Rukum – Titolo originale: The Look of Silence – Documentario – durata 98 min. – Danimarca, Finlandia, Indonesia, Norvegia, Gran Bretagna 2014