Nonostante la crisi economica o le ceneri vulcaniche islandesi che hanno causato solo domenica a Nizza la cancellazione di centinaia di voli e la mancata presenza di Sean Penn, Naomi Watts e Javier Bardem. Nonostante la tempesta che ha colpito la scorsa settimana la riviera francese, creando delle onde gigantesche che si sono abbattute contro i locali e le installazioni del Festival sistemate davanti alla spiaggia della Croisette. Nonostante le recenti polemiche politiche nostrane riguardanti il film della Guzzanti, stasera comincia la 63° edizione del Festival di Cannes, che quest’anno ha come film di apertura l’atteso blockbuster Hollywoodiano, Robin Hood di Ridley Scott che non sarà presente alla premiere perché in convalescenza per un intervento al ginocchio.

Diciannove i film in competizione per la Palma d’Oro selezionati da Thierry Frémaux che ha ammesso di aver faticato nel trovare le pellicole che saranno giudicate dalla giuria presieduta dal regista americano Tim Burton.
“L’anno scorso, numerosi registi importanti erano a Cannes. Quest’anno, la maggior parte di questi registi importanti stanno scrivendo o dirigendo – in ogni caso stanno lavorando” ha detto Fremaux. “Il processo di selezione è stato, quindi, una questione delicata, data l’assenza di tutti questi registi. La selezione è bella e ci ha costretto a usare la nostra immaginazione”.
Ad entrare all’ultimo momento in gara al posto del film The Tree of Life di Malick, non ancora completato, è stata inserita la pellicola sulla guerra in Iraq diretta dal regista inglese Ken Loach, Route Irish, terzo film in cinque anni diretto dal regista che concorre per la Palma d’Oro.

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